lunedì 20 luglio 2009

La storia insegna. O almeno, dovrebbe.




Il 91esimo compleanno di Mandela, con seguito di star a fargli da tributo, mi fa ricordare che vivo in un mondo in cui i diritti non sono per niente scontati.
Celebriamo un uomo che si è adoperato per una causa che in un mondo dove tutti pensano con coscienza e buon senso non avrebbe nemmeno motivo di esserci stata.
Io conosco persone che sono razziste, senza ombra di dubbio, e che tuttavia vogliono un bene dell'anima al proprio cane. Forse perchè non c'è stata nessuna campagna mediatica ai danni dei cani.
Le storie del razzismo nel mondo sono sempre uguali: le abbiamo subite noi, in America, in Brasile, in Germania, le hanno subite i Negri importati in America, le hanno subite gli Ebrei, i Cristiani, i Musulmani, i Ceceni, i Curdi...
All'interno delle Nazioni i Meridionali contro i Settentrionali.
Mi piacerebbe un mondo in cui la storia faccesse da saggia insegnante alle persone, perchè non è intelligente essere in qualche modo razzisti al giorno d'oggi, dopo tutte le lezioni che ci sono pervenute nel corso dei secoli.
Una persona che non riesce ancora a capire che il razzismo è dettato dal denaro, dal ceto sociale, dal potere, è un povero pirla. Mi fa rabbia sentirlo parlare, ma sbaglio io: dovrebbe farmi compassione.
Le politiche delle varie nazioni ci fanno credere che le persone sono diverse, peggiori, solitamente quando sono meno abbienti, per cullare la situazione di benessere acquisito, per far si che noi cambiamo 3 cellulari all'anno pensando che saremmo dei poveri pirla se non lo facessimo.
E non importa se quello di prima funzionava ancora.
E' uscito sul mercato il cellulare che non si rompe neanche se lo butti in un fosso e ci passa sopra un trattore, lo voglio, anche se il mio non è finito nel fosso, e tantomeno è stato schiacciato da un trattore.
Ieri un Bergamasco di 17 anni è stato aggredito da tre Maghrebini perchè non aveva lasciato loro il posto sull'autobus. Un episodio che chissà a quanti sarà capitato.
Liti per i posti sull'autobus, liti per la macchina più veloce dell'autoscontro.... quando si è ragazzi si è spesse volte molto stupidi.
Forza Nuova ha messo una taglia sugli aggressori: non so come la voglio commentare, in fondo sono beghe tra 3 stupidi e un movimento di poveri pirla.

1 commento:

  1. Le parole sono pericolose. Certe vengono usate per ferire e umiliare, per alimentare la diffidenza e persino l'odio. Di altre viene distorto profondamente il significato per sostenere intenzioni di gerarchia e di discriminazione. Altre ancora sono belle e allegre. Bisogna rinunciare alle idee preconcette, a certi modi di dire e proverbi che vanno nel senso della generalizzazione e per conseguenza del razzismo.
    (T.B. Jelloun)

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