giovedì 29 ottobre 2009

Una richiesta da chi paga il canone

Giorni fa Berlusconi ha detto che molta gente non pagherà più il canone.
Io, come cittadino e come persona che il canone lo paga, avanzo una richiesta: vorrei che il Presidente del Consiglio comparisse in televisione in dibattiti seri e con seri contradditori.
Se è l'eletto del popolo, perchè a parlare ci manda Ghedini o i suoi ministri?
Da quando non lo vediamo più in TV a discutere con i leader degli altri partiti?
Invece di intervenire telefonicamente con deliranti monologhi, oppure a Porta a Porta con morbidissimi interlocutori, perchè non lo possiamo vedere in qualche trasmissione con Di Pietro o Bersani?
Oppure con Travaglio! Che ne dite? Che si porti pure Feltri e Belpietro se gli va, glie lo concederei.
Qualcuno dica al nostro "eletto" che se continua a scappare, qualche comunista cattivone potrebbe iniziare a pensare che abbia troppo da nascondere. Oppure che, se si entrasse in qualche tema specifico, lui non saprebbe nemmeno di cosa si stia parlando.

martedì 27 ottobre 2009

Incubi


L’altra notte ho fatto un sogno.
Si svolgeva all’indomani della seconda guerra mondiale, e le nazioni vincitrici stavano decidendo su chi fare uno stravolgente esperimento.
La scelta cadde sull’Italia, e l’esperimento consisteva nel vedere fino a che punto la corruzione poteva essere tollerata dal popolo.
E così diedero all’Italia una serie di Politici allucinanti.
All’estero scommettevano, dicevano: “questo lo ripudiano, tempo 2 mesi è sarà costretto a mollare l’incarico”.
Ma per quanto i bookmakers pronosticassero il personaggio di turno prossimo alla frutta, incredibilmente quello riusciva a riciclarsi, a sviare dalle sue responsabilità e ad accusare altra gente di malafede.
I fautori dell’esperimento credettero di essere vittima di allucinazioni collettive quando videro definito “uno dei migliori politici Italiani” un personaggio del quale addirittura si diceva si fosse baciato con un mafioso.
Addirittura non ci vollero credere quando dedicammo una via a un personaggio che ha intrallazzato loscamente montagne di denaro pubblico, definendolo addirittura un “grandissimo statista”.
L’azione finale, quella che doveva mettere fine all’esperimento e far cedere anche il più tollerante degli Italiani, la fecero quando inserirono in politica un imprenditore già colluso con mafiosi, che basava le sue fortune su frodi fiscali di ogni tipo, corruzioni di giudici, testimoni, e chi più ne ha più ne metta.
Quando videro che costui vinse le elezioni, più volte addirittura, i nostri aguzzini rimasero sbalorditi.
Qual è il livello massimo di sopportazione per il popolo?
Decisero allora di farla veramente sporca. Si chiesero quale fosse per antonomasia il simbolo del peccato: la prostituzione.
Per essere sicuri, lo unirono a una delle piaghe più grandi dei giorni nostri, che ha fatto piangere migliaia di mamme e distrutto molte famiglie: la droga.
Un politico puttaniere che frequenta uno sfruttatore della prostituzione e spacciatore di droga, anzi, che lo ospita a casa sua, pensavano non potesse essere fatto passare.
Ma anche qui ci sottovalutarono.
Aumentarono il tiro: con le donne passi, ma coi trans no.
E qui accadde l’imprevedibile: il politico al quale toccò il trans ammise le colpe e si tolse di mezzo da solo.
Ammise addirittura di aver sbagliato!!!!! Disse incredibilmente di provare vergogna per quello che aveva fatto.
Fu un evento straordinario, per il paese degli “scaricabarile” e dei “tutti dentro e nessun colpevole”.
Allora gli Italiani lo accusarono. Tutti, da destra a sinistra, lo vollero fuori dai giochi.
Immediatamente all’estero capirono: non è che gli Italiani tollerino tutto, è che i politici precedenti negavano. Anche l’evidenza. E gli Italiani si bevevano tutto d’un fiato.
Non un popolo di tolleranti, ma un popolo di creduloni.
Per sostenere questa nuova e sconvolgente tesi, ci fecero passare in televisione un programma nel quale una manciata di ragazzi venivano ripresi dalle telecamere 24 ore su 24, e ce lo fecero passare per un reality show, uno spettacolo della realtà.
La gente ci credeva, pensava veramente che le persone riprese si comportassero liberamente e senza copione.
Era finito. L’esperimento aveva decretato il suo risultato.
Mi son svegliato di colpo, sudato, e ho pensato subito che per fortuna la vita reale è ben diversa.
Gli Italiani, da che mondo è mondo, sono tutto fuorchè creduloni : sono proverbialmente scaltri e astuti: meno male. Dolce realtà.
Ogni riferimento a cose, persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale.
E anche se non lo fosse, comunque negherei.

lunedì 19 ottobre 2009

Obiettività



Sabato pomeriggio sono andato allo stadio di Torino, per vedere Juve-Fiorentina.
Erano tanti anni che non ci andavo e devo dire che è sempre molto bello vedere le partite allo stadio.
Se si è amanti del calcio si vede molto meglio la partita rispetto alla tv, se non lo si è credo sia comunque un’esperienza piacevole, non fosse altro per la gente, il tifo e le coreografie.
Ci siamo seduti nei distinti, la visuale era ottima e la gente attorno tutta di fede bianconera, come me.
All’inizio della partita, inizia la vera e propria lezione dello stadio: e cioè che l’essere umano non è fatto per essere obiettivo.
Ogni fallo alla Fiorentina un boato, un coro di insulti all’arbitro.
Ogni contrasto non fischiato per noi, un coro di insulti all’arbitro.
Ogni infortunio ad un giocatore viola, la carineria più simpatica era qualcosa tipo “devi morire”.
E così di questo passo, fino al punto di insultare i nostri per passaggi sbagliati, azioni non concretizzate e così via.
Non vorrei essere frainteso, mi sono divertito come un pazzo in mezzo a queste che a mente fredda sono pazzie, però non posso fare a meno di sviluppare una riflessione:
Non sarebbe meglio se ci sforzassimo di essere obiettivi?
Difendere a spada tratta qualcosa o qualcuno, solo perché si è deciso di schierarsi da quella parte è poco logico, anche se molto umano.
Secondo me, in ogni tipo di discussione, la figura migliore la fa sempre chi è obiettivo.
Bisognerebbe avere la nobiltà di riconoscere le proprie debolezze e i punti di forza degli avversari.

Non è difficile fare questo, almeno non per le persone di intelligenza media: basta ascoltare le voci dentro di noi, perché credo che quando diciamo una cosa non obiettiva lo sappiamo benissimo di dirla.
Uno juventino che ammette che la juve farabuttava e che quindi andava punita ad esempio è un eccellente conversatore, a quel punto, quando qualcuno gli contesta qualcosa può difendersi, può farsi le sue ragioni, perché le precedenti colpe indubbie e solari le ha ammesse, onestamente e senza problemi.

Diventa “credibile”, ecco.

Se viceversa ci si arrocca sulle proprie prese di posizione, la conversazione diventa stagnante, improduttiva.

Se una persona dicesse che un uomo che ha svariati capi di imputazione è perseguitato dai giudici, ecco allora il discorso sarebbe improduttivo.
Se si dicesse che un uomo si ritrova la casa piena di ragazzine poco vestite, sorridenti e disponibili, e non gli viene il minimo dubbio che possano essere prostitute, ecco allora il discorso sarebbe improduttivo.
Se una persona che è in grado di farlo tenta di modificare la costituzione per evitare dei processi, e si dicesse che è giusto che lo faccia perché altrimenti quella stessa persona non potrebbe lavorare tranquillamente, ecco allora il discorso sarebbe improduttivo.
A meno che queste persone non siano dei poveri incapaci di intendere e volere, a questo punto bisognerebbe compatirli ed aiutarli in tutti i modi a trovare la giusta dimensione delle affermazioni.

mercoledì 7 ottobre 2009

07/10/09: La legge è nuovamente uguale per tutti



E' normale un Paese dove si sta un giorno intero col fiato sospeso per sapere se il presidente del consiglio possa o non possa essere giudicato?
E' normale un Paese dove, appreso che il presidente del consiglio può nuovamente essere giudicato, si ipotizza la caduta del governo?
E' normale un Paese dove viene fatta una legge che rende 4 persone ingiudicabili?

Se si facesse leggere l'articolo 3 della costituzione a un bambino di 3 anni e subito dopo gli si spiegasse il lodo Alfano, anche lui capirebbe che c'è qualcosa che non va.
Tuttavia abbiamo dovuto subire questo tran-tran mediatico, e abbiamo anche appreso che 6 costituzionalisti della corte su 15 si sono espressi in modo favorevole alla porcata del lodo AlNano.
Questo a parer mio è una cosa strana, non il fatto che sia stato bocciato il lodo.

A sentire Berlusconi, andrà avanti, perchè non ha nulla da temere, lui si sente innocente.
Allora perchè tutto questo putiferio?
Sù, da bravo.... fatti processare e azzittisci tutti questi comunisti cattivoni!
Io sono proprio in trepidante attesa.

venerdì 2 ottobre 2009

Sfortune

Ospita una ragazza e si rivela una prostituta.... ospita uno stalliere e si rivela un pluriomicida di mafia.... Berlusconi è veramente sfortunato! (Massimo Donadi - IdV - 01/10/09 - Porta a Porta)

giovedì 1 ottobre 2009

Opposizione Disperatamente Cercasi


La prova che Berlusconi è un pessimo presidente del consiglio, secondo me viene da un ragionamento: nonostante le sue 3 televisioni, i suoi settimanali, i quotidiani gestiti da familiari o da giornalisti servi, una volta si e una no perde le elezioni.
E' un caso strano: di solito nei paesi dove la libertà di informazione è un miraggio, chi la gestisce (l'informazione) ha gioco facile.
E la cosa che avvalora ancor più la tesi, cioè che sia un premier pessimo, è che non è che perde contro un Berlinguer! Perde contro questa sinistra scalcagnata e frammentata.
Poi, quando è al governo, la sinistra scalcagnata e frammentata non riesce nemmeno a darsi una parvenza di credibilità, e dura il tempo di un batter di ciglia.
Questo lo dico perchè ancora non riesco a credere all'immane boiata che ha ragliato Don Silvio dal suo pulpito della libertà, cioè che lui si ritiene il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni.

Detto questo, inizio a pensare che quella che chiamiamo oggi opposizione, in realtà di opposizione abbia ben poco.
Il PD è stato messo in scacco da Beppe Grillo, che regolamento alla mano, si voleva candidare come segretario.
La paura di avere a che fare con qualcuno che veramente dava contro al regime è sfociata in una serie di scuse e sotterfugi per dimostrarne l'incandidabilità.
Ora siamo in piena bagarre per la nomina di questo benedetto segretario, e dalle sedi di alcune zone (specialmente in meridione) arrivano notizie che lasciano dubbi sulla veridicità delle votazioni, con circoli che danno i Franceschini o i Bersani di turno all'80 o 90%.

Iniziano inoltre ad essere troppi i colpi non affondati al novello duce da Arcore, dal non imbastire un benchè minimo discorso per contrastare quel gigantesco conflitto di interessi, fino all'ultima non votazione per bocciare il condono agli evasori fiscali.
Leggo da "il fatto quotidiano" di oggi (finalmente un giornale veramente super partes, con firme eccellenti e soprattutto che non becca un centesimo in sovvenzioni statali, quindi privo di padrone) che 59 deputati del PD non hanno partecipato al voto per arginare questo scempio fiscale.
Capisco che c'è da decidere il segretario, ma un deputato è eletto per votare al parlamento.
Sarebbe come se io domani non mi recassi al lavoro perchè devo stare in famiglia a decidere chi va a fare la spesa.

Io non sono mai stato iscritto a nessun partito in vita mia, ma quest'anno ho fatto la tessera del PD, proprio perchè volevo dire la mia, volevo contribuire nel mio piccolo a dare forma al maggior partito di opposizione a quella che reputo l'anomalia più grande del mondo cosiddetto "democratico".
Alla luce di queste considerazioni, non voterò.
Mi consolo solo pensando che avrei votato per Marino, e penso di averci visto giusto.
Naturalmente, nel dubbio brogli, rimangono invischiati principalmente gli altri due.
Non voterò perchè non voglio contribuire ad essere complice di Berlusconi nei suoi loschi affari.
Se il PD vorrà il mio voto, dovrà conquistarlo con i fatti, non dovrò nemmeno per un momento avere il dubbio che se la faccia col biscione.
Credo di poter dire che l'8% degli Italiani, che ha votato Italia dei Valori alle ultime europee, sia un segnale del fatto che non sono poi da solo a pensarla così.
Penso che oggi in Italia, l'opposizione la facciano in 5: L'Italia dei Valori, un pochino rai3, e i quotidiani "la repubblica", "l'Unità", e oggi finalmente anche "il fatto quotidiano".
Mi chiedo solo fin dove vorranno scendere i politici del PD prima di invertire la tendenza.
E finalmente a provare un po' di vergogna.


P.S. la vignetta che ho messo su l'ho "rubata" a Marco Gravagnin, un bravissimo vignettista del quale segnalo il blog: http://gavavenezia.blogspot.com/