giovedì 21 gennaio 2010

Processo breve



L'hanno fatto. C'è stato un periodo nel quale le parole di Casini e D'Alema su un lodo Alfano costituzionele mi avevano fatto pensare alla solita farsa, mediante la quale avrebbero accettato di salvarne uno pur di non sfasciare la giustizia. Invece l'hanno fatto davvero.
Non che avrei auspicato l'altra ipotesi, assolutamente.
Io stimo il politico che dice no chiaro e tondo a questo schifo, che non si rende complice nemmeno lontanamente di questi sciagurati politicanti.
Ma ad un certo punto ho pensato che il processo breve sarebbe stata solo la minaccia per arrivare alla impunità di sua maestà.
Invece l'hanno fatto.
L'associazione nazionale magistrati ha spiegato chiaramente la gravità di questa riforma.
Ora mi chiedo: com'è possibile che in parlamento, parlo anche del governo, anche dello stesso pdl, ci siano così tante persone che per vantaggi personali sono disposti a una simile sconceria?
Sono francamente svuotato di ogni rispetto per questo governo.
Che vergogna!

Riporto di seguito le dichiarazioni a riguardo dei giuristi Grosso e Ainis (fonte tiscali.it):

Carlo Augusto Grosso: "E' una idea sbagliata" - Se dal punto di vista formale non se ne può parlare, in pratica sarà come una amnistia, perché un enorme numero di processi salteranno: "Di una amnistia ci saranno gli effetti, soprattutto per i processi in corso", con la conseguenza di negare giustizia a tanti cittadini. Ma, facendo un passo indietro, il professor Grosso precisa che “è l’idea stessa del processo breve ad essere sbagliata”, perché anche procedimenti relativi a un medesimo reato possono richiedere tempi diversi. "In un caso può servire l’audizione di testimoni, delle perizie, e nell’altro no". Che senso ha prevedere 3 anni per un processo? Può darsi che in un caso siano sufficienti e in un altro no. "E’ come dire a un paziente in ospedale che deve guarire in 30 giorni. Ma se sopravviene una complicazione, cosa si fa: si manda via il malato?" Casomai servirebbe dotare la giustizia degli strumenti concreti per celebrare velocemente i processi, non chiuderli per legge. Ma c’è anche una ulteriore distorsione. “Applicare queste norme a quelli in corso – fa notare il giurista – significa applicarle a processi che hanno seguito i tempi precedenti. I giudici, sotto le nuove norme, avrebbero agito con tempi più serrati. Si rischia di chiudere tanti procedimenti solo perché sono stati parametrati alle attuali regole. Uno sbaglio concettuale enorme, anche se “sappiamo come ciò derivi dalla smania di salvare il nostro presidente del consiglio”."Ingiusto che certi reati non rientrino" - Ci sono poi dei reati come l’immigrazione clandestina, l’associazione a delinquere, il traffico di materiali inquinanti e così via che non rientrano, mentre altri, compresi quelli erariali, sono dentro e non si capisce perché. La legge quindi in Italia non è uguale per tutti, e il processo breve "innesca un principio di irrazionalità evidente, circa l’eguaglianza di trattamento dei cittadini”. Per Grosso si andrà incontro alla incostituzionalità e "non sarebbe la prima volta, dopo l’esperienza dei lodi Schifani e Alfano".

Il professor Ainis: "Viola l'articolo 3 della Costituzione" - Anche il professor Ainis denuncia le irrazionalità di fondo della norma perché il processo "in Italia ha tempi biblici per ragioni organizzative e di garantismo legislativo. Non ci si fa carico di risolvere queste pastoie e si introduce una ghigliottina per cui o ottieni la sentenza entro un certo tempo o non la otterrai mai”. Il docente considera questo "irragionevole", una amnistia mascherata. Centinaia di processi salteranno e "si avvantaggeranno gli imputati che "si potranno permettere avvocati bravi in grado di tirare i dibattimenti per le lunghe”. Il fatto che restino fuori dei reati che dovrebbero rientrare prima degli altri, introduce poi un altro elemento di incostituzionalità: "Una cosa è calibrare i tempi processuali in base alle pene edittali, altro fare eccezione per l’immigrazione clandestina. Una vera lesione del principio di ragionevolezza ed eguaglianza. Direi che è facile profetizzare l’incostituzionalità di questa legge"."La Corte Costituzionale farà giustizia" - Con queste norme "salteranno anche procedimenti come quello Tyssen, Parmalat, Cirio, e tanti amministratori, sindaci e consiglieri, che hanno commesso reati contabili, resteranno impuniti, nonostante la volontà della Corte dei Conti di chiedere la restituzione del maltolto". Che dire? C’è da considerare che "siamo di fronte a due esigenze costituzionali da salvaguardare: la prima è quella della ragionevole durata dei processi, (art. 111 Cost), l’altra quella di rendere giustizia alle vittime dei reati. Quando due valori così importanti entrano in conflitto bisogna bilanciarli, trovare una giusta misura. Credo proprio, però, che questa non sia la misura giusta e la Corte Costituzionale si incaricherà di fare giustizia”.

6 commenti:

  1. Oggi anche l'ANM ha comunque aperto al processo breve purchè ci sia copertura di risorse sia umane che finanziarie..
    Forse in alcuni tribunali qualcuno in meno che timbra il cartellino per gli altri non andrebbe comunque male.
    Ora la sinistra dirà ancora che si tratta di legge ad personam?
    Ah si dimenticavo sta venendo a galla anche il vergognoso complotto Berlusconi - D'Addario...

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  2. Ciao Maurizio, beh... nessuno dice che non sarebbe meglio che i processi durassero meno, ma bisognerebbe prima mettere in condizione la macchina giustizia di poterlo fare... se Berlusconi, Cosentino, Dell'Utri venissero processato in quattro e quattr'otto di tutti i loro innumerevoli processi io sarei contentissimo :) e anche tutti quelli del centrosinistra indagati, sia chiaro.
    Credo che l'ANM sia stata chiarissima a proposito nel definire il processo breve così com'è uno sciempio attuato da chi non ha un minimo di intenzione di fare il bene del paese.
    Sulla vicenda D'Addario, se è stato un complotto, io ho piena fiducia della magistratura: che indaghi e che condanni gli eventuali colpevoli, ci mancherebbe.
    Tanto più che la D'Addario non puo' farsi nessuna legge ad personam, lei al processo ci dovrebbe andare, non potrà nemmeno dire che non va perchè deve andare dal parrucchiere.
    Saluti.

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  3. abbiamo vedute troppo diverse. sul processo breve:
    certo mancano i mezzi ma ci sono alcuni magistrati che anche se li avessero ci metterebbero ancora anni (e' successo su casi di mafia e figuriamoci su altri processi) per dare le motivazioni di una sentenza...lavorare di più e meglio è il mio pensiero..
    sulla d'Addario: cosa c'entra? allora adesso uno può infangare la mia persona, raccontare balle a tutto spiano e poi tanto lo denuncio. Notare che si tratta di avere sputtanato il Presidente del Consiglio in carica.
    Credi che con i tempi della giustizia questa tizia paghera'? io penso di no e intanto lei i soldi li ha fatti..che schifo.

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  4. Hai ragione tu, abbiamo vedute troppo diverse.
    Io ad esempio penso che, ormai, ogni volta che i giornali di Berlusconi evidenzano qualcosa sia solo per nascondere lo stesso argomento al contrario: non c'è nulla per ora sulla D'Addario, ma c'è molto invece nei cassetti di Alfonso Signorini, pronto ad essere usato per ricattare.
    Ricordo che Berlusconi disse che aveva il filmato su Marrazzo, e gli telefonò per rassicurarlo che ce l'aveva ma non lo avrebbe usato.
    Figurati come si sarà sentito rassicurato Marrazzo.
    Ricordo il vergognoso servizio di canale5 su quel magistrato coi calzini azzurri... ma per piacere...
    Col premier che manovra grossa parte dell'informazione di suo pugno, denunciare il contrario francamente se vuoi sapere la mia fa ridere i polli.
    Detto questo, se la D'Addario ha commesso degli illeciti io mica la difendo! Cosa posso dire se non sperare che la magistratura faccia il suo lavoro?

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  5. Già cosa puoi dire? se secondo te la magistratura non fa il suo lavoro con Berlusconi lo fa con la D'Addario?
    Ci vuole più giustizia su tutto (non solo su Berlusconi), ormai chi ha ragione non denuncia più nessuno e chi fa il furbo la fa franca, troppo spesso.
    Non so se Berlusconi è colpevole o innocente, lui sa difendersi e lui sa cosa ha fatto ma ci sono reati contro la persona (e non contro il patrimonio) che troppe volte restano impuniti.
    Colpa delle leggi o di chi le applica?

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  6. Io dico che la magistratura farebbe il suo lavoro se i potenti non le scappassero.
    Se io diffamo qualcuno, sta sicuro che mi beccano e mi condannano.
    Le leggi bisogna applicarle, non scappare.
    Adesso Berlusconi è andato ad Israele a straparlare della magistratura Italiana, ma là sono soliti processare i potenti.
    La nostra è una repubblica delle banane, dove i potenti fanno cio' che vogliono.
    Penso che siamo tutte e due per la giustizia e per la legalità, solo che io penso che il problema più grosso in Italia non sia la magistratura ma la corruzione politica.
    Se eliminassimo quella, sparirebbe di colpo la maggior parte dei nostri problemi: appalti truccati, lavori mai finiti, mafia in ogni dove... questi sono sprechi, che gravano su di noi onesti.
    la politica italiana ha livelli di criminalità inammissibile, a destra e a sinistra.
    Penso che Berlusconi sia di gran lungo il più immischiato, e inoltre controlla i media.
    Questo è il problema a parer mio.
    E guarda che io nella mia vita ho votato sia a destra che a sinistra. Dipende da chi mi ispira più onestà e correttezza.
    Attualmente, Berlusconi e i suoi complici, per me sono all'ultimo posto.
    Ma lo direi anche se fosse a sinistra, credimi.
    Anche perchè dire destra e sinistra ormai in Italia ha poco senso.
    Io penso che Berlusconi sia la cosa più vicina al comunismo sovietico che abbiamo in Italia, e non lo dico io, ma anche autorevoli osservatori americani.

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