lunedì 21 settembre 2009

Il grande sogno





Ieri sera ho visto un bel film al cinema, Il grande sogno, di Michele Placido.
E' ambientato nel 1968.
Descrive le giornate di alcuni giovani e ha per sfondo lo straordinario fermento di quel periodo.
Mi ha colpito molto soprattutto l'interpretazione degli attori, veramente tutti molto bravi, e su tutti Luca Argentero.... devo ammettere che dal grande fratello è uscito qualcosa di buono.
Ma c'è sempre la classica eccezione che conferma la regola.

La riflessione che mi viene dal film è che non è facile, quando si parla di un periodo storico particolare, determinare sempre con esattezza dove sta il giusto e dove sta l'errore.
Le gesta dei giovani del film, animati dal "grande sogno" di un mondo senza ingiustizie e privo di ogni diseguaglianza, vanno dalle manifestazioni alla rabbia, dai loro innamoramenti all'attentato terroristico.
Michele Placido ha rilasciato un'intervista nella quale dice che servirebbe anche oggi un 68, specialmente in Italia.

Inutile dire che mi trova d'accordo... vuoi per come la penso politicamente, e vuoi per la mia indole naturale nel provare simpatia per chi si oppone.
Sono decisamente un "bastian contrario".

Non posso nemmeno dire che a vedere questo film in sala eravamo i classici quattro gatti, perchè in realtà eravamo in tre.
Tre persone in tutta la sala.
Spero sia dovuto al fatto che il film era fuori già da parecchi giorni, e non perchè alla gente non glie ne frega nulla della nostra storia.
Spero.
Comunque, a chi non lo avesse ancora visto, consiglio vivamente la visione di questa opera, che a tratti sembra la messa in scena di una delle canzoni storiche di Guccini.

4 commenti:

  1. ....io pensavo ad Eskimo, la locomotiva... ma anche primavera di praga puo' venire alla mente...

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  2. I fichi no? Io pensavo ai fichi.

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  3. i fichi? certo.... specialmente quando dice che fan bene alla vista!

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